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Nell’esame del corpus grafico ascritto a Michelangelo Buonarroti ruolo preminente rivestono, soprattutto, i quesiti circa l’autografia dei disegni e la loro relazione con le opere d’arte (vedi l’introduzione “Michelangelo als Zeichner”). Il contributo “Michelangelo abbreviatore”, viceversa, focalizza l’attenzione sul fenomeno degli elementi grafici di sigla o cifra, cioè di abbreviazione. Questi sono, tuttavia, da distinguere rispetto ad altre tecniche grafiche di riduzione e abbreviazione come, ad esempio, l’uso di differenti gradi di elaborazione e densità grafiche all’interno di un singolo disegno, come anche dell’abbozzo di dettagli frazionati, talvolta apparentemente isolati. Tali aspetti si incontrano spesso, soprattutto a beneficio dell’economia del lavoro e del tempo, per delineare un particolare e specifico soggetto e rappresentano una peculiarità spesso descritta e ben nota del disegno michelangiolesco in generale – essendo, d’altra parte, riscontrabili non solo nell’ambito del disegno di figura, ma anche in quello di architettura.
È superfluo ricordare che tali abbreviazioni, solo rapidamente abbozzate (come nel caso di “premières pensées”), nella loro forma di rappresentazione frammentaria o fortemente ridotta, quasi stenografata, siano in grado di sviluppare e contenere un concetto artistico – per lo meno nel caso dei “veri” disegni di Michelangelo (cioè disegni autografici) realizzati comunque, per la maggior parte, per la genesi dell’opera, per così dire per scopi intrinseci, e in un certo senso come “studi” e “fogli di lavoro”. Per la maggior parte dei casi, difatti, non era previsto che terzi, ad esempio committenti e colleghi artisti, vedessero questo materiale di lavoro e le abbreviazioni e l’incompiutezza ivi contenute; queste persone, dunque, non dovevano, e neanche sarebbero state in grado, di decifrarle. In ogni caso, i collaboratori e – nel senso più ampio del termine – soprattutto gli allievi, si sarebbero potuti esercitare su questi fogli raggiungendo differenti gradi di successo e profitto.
Laddove, però, l’abbreviazione viene applicata come autentico mezzo grafico-artistico, essa indica invece un motivo determinato, non incompleto, non rivestendo neppure la mera funzione di segnaposto per elementi formali integrabili con facilità in un secondo momento. Piuttosto, la stessa è perfetta nella sua sintesi e contiene non solo un significato originario, un’espressione di grado e valore proprio, ma anche manifestazioni di penetrante e acuto umorismo. E in questi casi specifici, così sembra, l’abbreviazione autonoma si rivolge esplicitamente anche a terzi, invitandoli all’esercizio dell’osservazione e della decifrazione.
Integration und Migration werden in Deutschland nie an Bedeutung verlieren. Ob als Gastarbeiter in den 1950er Jahren, Flüchtling in den 1970er Jahren oder Vertragsarbeiter in den 80ern, Deutschland hat über Jahre hinweg zahllose Migranten aufgenommen. Doch keine Migrantengruppe wird derzeit in den Medien positiver erwähnt als die der Vietnamesen.
Ziel dieser Arbeit ist es aufzuzeigen, wie sich die Integration der Vietnamesen aus deutscher und vietnamesischer Sicht unterscheiden bzw. ähneln. Dazu wurden folgende Forschungsfragen gestellt: Sehen die deutschen Bürger die Vietnamesen tatsächlich als voll integriert? Und wie schätzen die Vietnamesen selbst ihre Integration ein? Um diese Fragen zu beantworten, sind vier qualitative Interviews mit zwei deutschen Staatsbürgern deutscher Herkunft, einer Vietnamesin, die in die damalige DDR als Vertragsarbeiterin kam, und einer Vietnamesin zweiter Generation, die in Deutschland geboren und aufgewachsen ist, durchgeführt worden. Die Interviews wurden auf Meinungen im Hinblick auf die vietnamesische Integration untersucht. Im Großen und Ganzen kann gesagt werden, dass trotz einiger Divergenzen hinsichtlich der geäußerten Sichtweisen, die Interviewten fast einstimmig der Meinung sind, Vietnamesen seien gut in die deutsche Gesellschaft eingegliedert - auch wenn das, was sie unter Integration verstehen, teilweise stark von den wissenschaftlichen Definitionen abweicht.